venerdì 16 marzo 2012

Pronuncia: eccezioni, parte 1

La pronuncia del francese è un settore affascinante; in italiano abbiamo ad esempio "gli" e "glicine", come fare a spiegare ad uno straniero quando la "g" è dolce e quando è gutturale?
La pratica si rivela quanto mai utile. Perchè? Perchè le lingue che parliamo oggi, ad es. il francese o l'italiano hanno un vocabolario composto da parole con molte origini: latine, dal greche, inglesi, o da tante altre lingue, ognuna spesso con regole di pronuncia proprie, voilà, come direbbero oltralpe.

Ecco qui la prima parte di alcune eccezioni rilevanti.

In genere la "t" finale (in francese le lettere sono maschili, quindi "le ou un t") non si pronuncia, qui un elenco dove i francesi la pronunciano:
 
Per facilità tra parentesi quadra metto la pronuncia o all'italiana, es. -act [Act] oppure , ad es. [An=on] (da leggersi on), prima la pronuncia fr. poi quella italiana. Bon courage! (=in bocca al lupo)


-act [Act]
compact
contact
exact
intact
impact
tact


-an [An]
fan
gentleman
....-man
doberman
hooligan

-aon [An=on]
faon
paon
taon

A presto la seconda parte

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