mercoledì 28 marzo 2012

Gioco di fisica: saprai arrivare alla fine?

Il C.E.A. commissariat à l'énergie atomique, uno degli organsmi di carattere sia scientifico che economico più prestigiosi, in Francia e nel mondo, ci offre questo gioco sulla fisica,
buon divertimento!

Falsi amici nella lingua francese: A

Espressione in franceseAssomiglia all'italianoMa in realtà significa
Per il significato in italiano si usa


accident
accidente
incidente
hasard
affolé
affollato
impazzito, diventato folle
plein de monde
affréter
affrettare
noleggiare
hâter
ajuster
aggiustare
regolare
réparer
alcoolique
alcolico
alcolizzato
alcoolisé
alcoolisé
alcolizzato
alcolico
alcoolique
amasser
ammazzare
ammassare
tuer
appointement
appuntamento
salario
rendez-vous
assez
assai
abbastanza
beaucoup
attacher
attaccare
legare
attaquer
atteindre
attendere
raggiungere
attendre
atterrir
atterrire
atterrare
faire peur, terroriser
auberge
albergo
locanda
hôtel
autocar
autocarro
pullman, corriera
camion
avaler
avallare
inghiottire
avaliser
avant
avanti
prima
devant, en avant
averse
avverso
acquazzone
adverse

martedì 27 marzo 2012

Fusione nucleare più vicina: nella regione di Marsiglia un progetto internazionale futuristico

Fusione nucleare più vicina: al via le commesse per la macchina Cadarache

di Giuseppe Caravita

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dal Sole24ore.com
A Culham, sedici chilometri a sud di Oxford, il 9 novembre 1991, il grande anello del Jet (Joint european Thorus) si illuminò della sua caratteristica luce violetta. Per 1,8 secondi ne scaturirono 1,7 megawatt termici, prodotti dalla fusione di nuclei di deuterio e trizio a oltre 150 milioni di gradi. Poi, il 31 ottobre 1997, fu la replica in grande: oltre 16 megawatt in una scarica di un secondo e mezzo. E pochi mesi dopo la dimostrazione definitiva: 4 megawatt ottenuti però stabilmente, per oltre 4 secondi, dentro il Tokamak europeo.

Questi tre eventi, nella loro sostanza scientifica, sono i genitori di Iter, il fratello maggiore, molto simile ma fisicamente doppio del Jet. Una delle maggiori scommesse in corso dell'umanità. Ottenere stabilmente l'energia da fusione entro il 2020 con il Tokamak, una macchina originariamente inventata dai fisici russi negli anni 60, e poi replicata dagli scienziati in tutto il mondo e infine rivelatasi, grazie anche ai risultati del Jet, la pista più sicura per arrivare al grande obbiettivo. «Quello che abbiamo capito, in decenni di ricerca – spiega Enzo Lazzaro, in passato a Culham e ora direttore dell'Istituto di fisica del plasma del Cnr a Milano – è che il criterio per ottenere le condizioni per la fusione nucleare dipende sostanzialmente da due parametri: il campo magnetico necessario per confinare il plasma e la scala, la dimensione del reattore. Il primo parametro però può diventare proibitivamente costoso, oltre certe soglie. La seconda via, aumentare la scala dell'impianto, è la più percorribile ed è oggi nella sostanza quella scelta per Iter, macchina che, dal 2016 in avanti, ci consentirà di capire come innescare la fusione, controllarla, e mantenerla stabile. Il preludio ai veri e propri reattori di produzione energetica».



Oggi Iter sta entrando nel vivo. Dopo dieci anni di stallo, dovuti ai suoi enormi costi (budget 10 miliardi di euro) il progetto, sbloccato nel 2005 da un accordo internazionale, ha visto negli scorsi dodici mesi la formazione di speciali agenzie da parte dei Paesi partecipanti (Ue, Usa, Giappone, India, Cina), una struttura di management (direttore generale il giapponese Kaname Ikeda, responsabile della costruzione il tedesco Norbert Holtkamp), «e i lavori di sbancamento nel sito di Cadarache sono già iniziati – spiega Riccardo Casale, consigliere di amministrazione dell'Enea – con le prime gare che si annunciano per fine anno».

In palio vi è uno dei progetti industriali più ambiziosi e complessi del mondo. Più di un milione di componenti elementari, tutti di frontiera (materiali, elettronica, chimica....) e decine di sottosistemi che spaziano dal vuoto assoluto alla criogenia, alla superconduzione, alle radiofrequenze, (si veda l'immagine a lato).

«Iter si basa, però, su componenti già progettati, e provati, tutti, quantomeno in laboratorio», dice Franco Gandini del Cnr-Fisica del plasma. Dove, per esempio, è stato co-sviluppato uno degli iniettori di radiofrequenze necessario a scaldare ulteriormente l'anello di gas dentro Iter. «Le specifiche costruttive saranno di conseguenza, chiare e dettagliate – aggiunge –, e la qualità richiesta elevatissima».

Allo stesso tempo però su una torta piuttosto appetibile: «Iter prevede, da qui a venti anni, 5 miliardi di euro per la costruzione e altri 5 per l'esercizio. E quasi metà di queste cifre verrà attivato su imprese europee – stima Casale –. Prevediamo che, per le aziende italiane, le commesse ottenibili potrebbero raggiungere i 250-300 milioni di euro. E non solo nei componenti strategici, come i grandi magneti superconduttori dell'Asg o il divertore (la base dell'anello, dove il plasma scarica il calore e le scorie della fusione, ndr) di Ansaldo Nucleare. Vi saranno opportunità qualificate anche per piccole e medie imprese di metallurgia avanzata, robotica e persino edilizia industriale».

L'Enea ha già organizzato due convegni, il primo a Genova con 250 imprese e il secondo a Torino (poche settimane fa) con un centinaio di aziende metallurgiche e meccatroniche. «Ci proponiamo di dare tutta l'assistenza, come tramite con la nuova agenzia europea sulla fusione di Barcellona, fornendo alle imprese le specifiche, informazioni, gli instradamenti e i consigli giusti per partecipare ai 220 contratti previsti sulla quota europea di Iter. Ciascuno dei quali avrà un valore medio di 12 milioni di euro e sarà poi connesso a contratti di servizio, per manutenzione o miglioramento dei sottosistemi. Cifre, si badi bene, dietro cui oggi stanno fondi reali, e non più politicamente aleatori».

Non saranno certo rose e fiori qualificarsi per Iter. Ma almeno un dato è certo: «Partecipare a questo progetto significa conquistarsi un attestato di qualità difficilmente ottenibile altrove», osserva Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare.

E poi vale uno scenario a lungo termine: «Iter dovrebbe essere realizzato entro il 2016, con tempi tecnici più o meno simili a una grande centrale nucleare – rileva Lazzaro – poi, se i primi risultati sulla fusione saranno quelli attesi, partirà in Giappone Demo, un reattore basato su Iter ma per la piena produzione energetica. E insieme, nei Paesi partecipanti, si darà il via a multipli Ctf, in pratica degli Iter sperimentali più piccoli per lo sviluppo dei componenti e del capitale umano». Nell'arco di vent'anni, così, la fusione potrebbe divenire un'autentica filiera industriale mondiale. «E c'è persino la possibilità che, se Iter intorno al 2020 ci darà i risultati, si metta in moto un crash program planetario – osserva Rosa Antidormi, consigliere scientifico alla direzione ricerca Ue – con più grandi iniziative pubbliche in parallelo e accelerate». Tutto dipende da Cadarache, quindi. Da un'equazione sviluppata al Jet e ritenuta esatta. E dal lavoro combinato e di qualità di migliaia di imprese, tecnici e scienziati.

venerdì 16 marzo 2012

Pronuncia: eccezioni, parte 1

La pronuncia del francese è un settore affascinante; in italiano abbiamo ad esempio "gli" e "glicine", come fare a spiegare ad uno straniero quando la "g" è dolce e quando è gutturale?
La pratica si rivela quanto mai utile. Perchè? Perchè le lingue che parliamo oggi, ad es. il francese o l'italiano hanno un vocabolario composto da parole con molte origini: latine, dal greche, inglesi, o da tante altre lingue, ognuna spesso con regole di pronuncia proprie, voilà, come direbbero oltralpe.

Ecco qui la prima parte di alcune eccezioni rilevanti.

In genere la "t" finale (in francese le lettere sono maschili, quindi "le ou un t") non si pronuncia, qui un elenco dove i francesi la pronunciano:
 
Per facilità tra parentesi quadra metto la pronuncia o all'italiana, es. -act [Act] oppure , ad es. [An=on] (da leggersi on), prima la pronuncia fr. poi quella italiana. Bon courage! (=in bocca al lupo)


-act [Act]
compact
contact
exact
intact
impact
tact


-an [An]
fan
gentleman
....-man
doberman
hooligan

-aon [An=on]
faon
paon
taon

A presto la seconda parte

Passé simple dei Verbi irregolari - Faire: fare

Je fis
tu fis
il/elle fit
nous fîmes
vous fîtes
ils/elles firent

giovedì 15 marzo 2012

Passé simple dei Verbi irregolari - Participio passato in -u

Verbi irregolari - Participio passato in -u

Infinito       Part.passato   Passé simple
boire           bu                  je bus, nous bûmes
connaître    connu            je connus, nous connûmes
courir          couru             je courus, nous courûmes
croire          cru                 je crus, nous crûmes
devoir         dû                  je dus, nous dûmes
lire              lu                   je lus, nous lûmes
parître         paru              je parus, nous parûmes
plaire          plu                 je plus, nous plûmes
pouvoir       pu                 je pus, nous pûmes

martedì 13 marzo 2012

Coniugazioni Verbi:Connaître - Conoscere

indicatif présent
je connais
tu connais
il/elle connaît
nous connaissons
vous connaissez
ils/elles connaissent
indicatif imparfait
je connaissais
tu connaissais
il/elle connaissait
nous connaissions
vous connaissiez
ils/elles connaissaient
indicatif passé simple
je connus
tu connus
il/elle connut
nous connûmes
vous connûtes
ils/elles connurent
indicatif futur simple
je connaîtrai
tu connaîtras
il/elle connaîtra
nous connaîtrons
vous connaîtrez
ils/elles connaîtront
indicatif passé composé
j'ai connu
tu as connu
il/elle a connu
nous avons connu
vous avez connu
ils/elles ont connu
indicatif plus-que-parfait
j'avais connu
tu avais connu
il/elle avait connu
nous avions connu
vous aviez connu
ils/elles avaient connu
indicatif passé antérieur
j'eus connu
tu eus connu
il/elle eut connu
nous eûmes connu
vous eûtes connu
ils/elles eurent connu
indicatif futur antérieur
j'aurai connu
tu auras connu
il/elle aura connu
nous aurons connu
vous aurez connu
ils/elles auront connu
subjonctif présent
je connaisse
tu connaisses
il/elle connaisse
nous connaissions
vous connaissiez
ils/elles connaissent
subjonctif imparfait
je connusse
tu connusses
il/elle connût
nous connussions
vous connussiez
ils/elles connussent
subjonctif passé
j'aie connu
tu aies connu
il/elle ait connu
nous ayons connu
vous ayez connu
ils/elles aient connu
subjonctif plus-que-parfait
j'eusse connu
tu eusses connu
il/elle eût connu
nous eussions connu
vous eussiez connu
ils/elles eussent connu
conditionnel présent
je connaîtrais
tu connaîtrais
il/elle connaîtrait
nous connaîtrions
vous connaîtriez
ils/elles connaîtraient
conditionnel passé 1re forme
j'aurais connu
tu aurais connu
il/elle aurait connu
nous aurions connu
vous auriez connu
ils/elles auraient connu
conditionnel passé 2e forme
j'eusse connu
tu eusses connu
il/elle eût connu
nous eussions connu
vous eussiez connu
ils/elles eussent connu
infinitif présent
connaître
impératif présent
connais
connaissons
connaissez
impératif passé
aie connu
ayons connu
ayez connu
infinitif passé
avoir connu
participe présent
connaissant
participe passé
connu
ayant connu

martedì 6 marzo 2012

Docteur, mon mari est cloué au lit et je voudrais que vous le vissiez !


Come si traduce?







lunedì 5 marzo 2012

Genere dei nomi

Ecco qui una lista di alcune interessanti osservazioni sul genere maschile o femminile.

Ad esempio tutti conosciamo Carla Bruni Sarkozy, fra le altre cose lei è stata una modella, che in francese possiamo tradurre: elle à été un mannequin, come si capisce dall'articolo il nome "mannequin" è maschile.


Buona lettura!



•1. Le berger, le boulanger, le facteur, l'homme.
     Le chien, le chat, l'âne, le cheval.

     I nomi di animali maschi sono maschili, cosi come quelli che si riferiscono a lavoratori maschi, ad es. il panettiere.

•2. La bergère, la modiste, la vendeuse.

     La jument, la lionne, la chienne, la chèvre.

    Les noms de femmes et d'animaux femelles sont du genre féminin.

•3. Une sentinelle - une ordonnance - une recrue, une estafette, une vigie.

    Ces noms d'hommes sont cependant du genre féminin.

•4. Un souillon - un mannequin - un laideron.

     Ces noms de femmes sont cependant du genre masculin.

•5. La plupart des noms d'animaux désignent le mâle et la femelle. Ils sont, selon l'usage, du masculin, du masculin ou du féminin. On ajoute mâle ou femelle si l'on veut déterminer le sexe.

L'hirondelle - le brochet - la souris - le perroquet.

Un éléphant mâle - un canari femelle.

•6. Les noms de choses sont, selon l'usage, de l'un ou de l'autre genre.

     Un crayon - une armoire - un sac - une allumette.

•7. Les noms de villes sont en général du masculin, sauf s'ils sont précédés de l'article féminin. De même, certains noms terminés par E sont du féminin.

Bruxelles est très attrayant, mais Londres est plus étendu.

Venise est merveilleuse.

La Rochelle me semble plus joyeuse.

•8. Les noms de pays sont d'ordinaire du féminin quand ils se terminent par E.

     La France, la Belgique, la Chine.

     Le Portugal, le Japon, le Chili.

•9. Les noms de montagnes sont du masculin, mais les Alpes, les Andes, les Pyrénées, les Vosges (entre autres) sont du féminin.

•10. Les noms de rivières et de fleuves sont, selon l'usage, de l'un ou l'autre genre.

       La Meuse - le Rhône

Dubbi? Verificate un dizionario, sul blog abbiamo un riquadro del dizionario francese on line del  Corriere della Sera.

domenica 4 marzo 2012

La blague du 04 03 2012 La blague du 04 03 2012

Trois petits vieux qui étaient de bons amis se retrouvent après de longues années:
- Que faites-vous depuis que vous êtes en retraite...?
Le premier dit:
- Moi, je fais de la photo.
Le deuxième:
- Moi, je jardine.
Et le troisième annonce:
- Moi, je fais de la recherche...!
- Ah bon...! Et dans quoi...?
- Tous les jours, je cherche mes lunettes, ma canne, mon dentier, mes clés...